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L’oro non ferma la sua corsa

L'oro non ferma la sua corsa

Le crescenti tensioni in Medio Oriente, in particolare i recenti scontri tra Hezbollah e Israele, hanno accresciuto l’incertezza sui mercati globali. Gli investitori, alla ricerca di beni sicuri per proteggere i loro capitali, hanno ovviamente aumentato la loro esposizione nel metallo giallo.

Le prospettive di un’escalation delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente hanno il potenziale per aumentare ulteriormente la domanda di Oro come bene rifugio, creando un ambiente favorevole per il metallo giallo. 

La situazione politica instabile in altre aree del mondo, inclusa l’Europa orientale, potrebbe anche contribuire a sostenere il prezzo dell’Oro nel breve e medio termine. Il metallo giallo mantiene ancora un forte trend rialzista, supportato dal posizionamento sopra i 2.630 $ ma i tori attendono una chiusura sopra i 2.650 $ per aumentare le proprie posizioni con la resistenza dei 2.660 $ a rappresentare il prossimo ghiotto obiettivo rialzista.

Al ribasso, un forte rientro degli orsi potrebbe essere visto dopo una netta chiusura sotto i 2.600 $, con il supporto dei 2.560 $ a rappresentare l’unico grosso ostacolo prima di vedere il metallo giallo testare il più vicino livello annuale posto a 2.493,29 $.

Secondo gli esperti la corsa dovrebbe continuare, secondo gli esperti favorita dalle elezioni che si terranno in più di 60 Paesi nel 2024: si prevede che gli investitori continueranno ad acquistare quello che senza dubbio è il bene rifugio per eccellenza. A questo proposito, Kinsella ha spiegato che guardando alla seconda metà dell’anno, abbiamo individuato due potenziali fattori che potrebbero portare a un rialzo dei prezzi. In primo luogo, le campagne elettorali statunitensi probabilmente metteranno in luce i livelli eccessivi di debito degli Stati Uniti: le crescenti preoccupazioni sulla sostenibilità fiscale degli Stati Uniti rappresenteranno, a nostro avviso, un fattore positivo per l’oro. In secondo luogo, riteniamo che i rischi geopolitici rimarranno elevati e che un eventuale peggioramento delle relazioni tra le principali potenze darà una spinta al rialzo al prezzo dell’oro”.